TILICCAS DE MENDULA E MELI Dolci Sardi Buonissimi Senza Uova e Senza Lievito

Tutti ti chiederanno la ricetta! Come promesso, con la ricetta di oggi aprirò le danze con le ricette dedicate al Natale e ovviamente partirò subito dal dolce. Le “Tiliccas De Mendula e Meli”, o “caschettas” o “tiricche” sono dei dolci tradizionali sardi preparati sempre in occasione delle feste, qui in Sardegna: deliziosi cestinetti di varie forme, in pasta “violada”, la tipica sfoglia sarda con lo strutto, e con un fantastico ripieno che si scioglie in bocca, a base di mandorle, miele, scorza d'arancia e spezie. Davvero eleganti e originali. Perfetti per Natale. Oltretutto senza uova e senza lievito, una bontà che non puoi perderti. Andranno a ruba. Quanti vantaggi... Eh? Quindi non puoi farteli sfuggire... Te ne innamorerai, parola di Mami ;)

E ora... corriamo in cucina per scoprire come si fanno...♡

NOTE:

Prepararle non è tanto difficile e lo potrai constatare anche tu. Con queste dosi usciranno 29 tiliccas. ❤
L'unica accortezza sarà prestare attenzione alla pasta che non deve risultare secca ma neanche troppo morbida .
Esistono anche le tiliccas con il ripieno della sapa: il mosto dell'uva cotto (di cui ti lascerò la videoricetta a fine pagina).
Le forme che si potranno dare ai cestini saranno tantissime: cerchi, serpenti, cuori, ferri di cavallo, o semplicemente lettere esse...e potrai realizzarle di tutte le forme che più ti piacciono.
Nel video potrai osservare bene tutti i passaggi e seguire gli altri miei consigli.

✔️ 120 gr di farina "00"
✔️ 120 gr di semola rimacinata
✔️ 50 gr di strutto morbido
✔️ 100 gr di acqua tiepida
✔️ un pizzico di sale

Ingredienti per il ripieno:

✔️ 250 gr di miele
✔️ 100 gr circa d'acqua
✔️ 250 gr di mandorle pelate e tritate finemente
✔️ la scorza di un'arancia grande oppure due piccole
✔️ 3 cucchiai di semola rimacinata
✔️ un cucchiaino di spezie "la saporita", oppure stessa quantità di zafferano

♨ COTTURA:

✔️ 160° per 10 - 15 minuti
✔️ a fine cottura spennella con un po' d'acqua e miele e cospargi con palline colorate

Versiamo la farina di mandorle preparata precedentemente, abbassiamo la fiamma e mescoliamo per circa 3 minuti.
Aggiungiamo un cucchiaio per volta di semola rimacinata, sempre continuando a mescolare, per un totale di 3 cucchiai di semola. In questo modo ci accorgeremo come piano piano il composto inizia a staccarsi dalle pareti e dal fondo.
Una volta che avrà raggiunto questa consistenza spegniamo il fornello e trasferiamo il ripieno in un'altra ciotola così inizierà a freddarsi.
Nel frattempo prepariamo la pasta “violada”, ossia la sfoglia dei nostri cestini.

In una ciotola versiamo 120 gr di semola rimacinata e 120 gr di farina “00”, mescoliamo con una mano, aggiungiamo un pizzico di sale, 50 gr di strutto morbido, 100 gr d'acqua tiepida.
Mescoliamo bene con le mani, prima all'interno della ciotola e successivamente lavoriamo la pasta sul piano di lavoro.
Attenzione perché potrebbe non occorrere tutta la farina che è contenuta nella ciotola... dipende dal grado di assorbimento delle farine che userai. Quindi impastando sulla spianatoia man mano ti accorgerai se il panetto necessita di farina in più o farina in meno. Io ho lasciato da parte circa 10/20 gr di farina e semola.
La pallina che ho ottenuto sarà morbida ma non appiccicosa e per niente secca.
Chiudiamo il panetto all'interno di un foglio di pellicola e lo facciamo riposare a temperatura ambiente per 20 minuti.

Tradizione sarda vuole che la pasta “violada” fosse preparata regolandosi, come si suol dire: “ a occhio ”. Le nostre nonne non pesavano nulla. E va fatta proprio così:

non si può sostituire lo strutto con il burro ad esempio, altrimenti non sarebbe più “pasta violada”. ;)

Nel frattempo ci prepariamo il piano di lavoro organizzato in questo modo: paletta o raschietto, rotella dentellata, semola e la macchina sfogliatrice.
Dividiamo la pasta in due parti e una metà la conserviamo di nuovo avvolta nella pellicola così non si secca.
Pigiamo un po' con le dita e iniziamo a sfogliare la pasta, prima ad un livello grosso poi man mano che sfogliamo e ripieghiamo la pasta su se stessa diminuiamo il livello, fino a portare la manopola al livello 4 (nella mia macchina equivale al secondo ultimo livello più sottile).
Una volta aver creato una bella striscia sottile di pasta la divideremo in due, così ci verrà più semplice, e regoleremo poi i bordi con la rotellina dentellata.
Prendiamo un metro e tagliamo strisce di 15 centimetri per 4. Queste saranno le dimensioni che dovranno avere le nostre “tiliccas”.
La pasta avanzata la conserviamo sempre avvolta nella pellicola così non si secca e ora preleviamo un cucchiaio per volta di impasto, ci versiamo un po' di semola nelle mani e anche sul piano di lavoro e iniziamo a creare dei salsicciotti sottili, rotolando il ripieno sulla spianatoia.
Tagliamo i salsicciotti regolandoci in base alle dimensioni delle sfoglie, tenendo liberi almeno mezzo cm dalle estremità cosicché non ci siano problemi poi dopo per chiuderle.
Dopo aver posizionato il ripieno su ogni sfoglia inizieremo a chiuderle su se stesse.
Con il dito leggermente bagnato d'acqua inumidiamo le estremità della sfoglia e facciamo aderire bene le due parti fra loro, solleviamo i lembi anche al centro ma senza chiuderli in superficie, dovranno restare aperti in modo tale che si veda il ripieno e ripieghiamo su se stessa la nostra prima “tiliccas” dandole la forma di un serpentello.
Una volta pronte le sistemiamo su un foglio di carta da forno sulla leccarda grande del forno e facciamo preriscaldare il forno a 160° per una decina di minuti.
Le cuoceremo nel ripiano centrale del forno per 10 - 15 minuti a 160°. Faranno in un attimo a cuocere perché il ripieno è già cotto e la sfoglia è talmente sottile che ci impiegherà pochissimo.

Eccole pronte, ancora da calde le spennelliamo una alla volta con un po' di acqua e miele e facciamo aderire bene le palline colorate... volendo potresti aggiungere anche un po' di scorza d'arancia, oppure se ti dovesse piacere di più, lasciale anche così semplici. Carinissime ugualmente. Guarda che bella figura fanno sulla tavola di Natale, mettono proprio allegria e danno un'aria di festa all'atmosfera, oltre ad aver profumato tutta la casa. Sia il cestinetto che il ripieno sono morbidissimi e si sciolgono in bocca. Vanno a ruba. :D

Oltretutto la pasta “violada” ha un gusto neutro per cui si sposa benissimo con questo tipo di preparazioni. Infatti in Sardegna è la sfoglia che si usa di più per alcuni tipi di dolci sardi. :)

Spero tanto che questa ricetta ti sia piaciuta! Ti mando un grosso bacione e un abbraccio. Ciaoooo ♥