Ravioli Dolci Di Ricotta e Mandorle Culurgiones De Arrescottu e Mendula

Questa ricetta mi ha riportato indietro nel tempo... sono davvero emozionata per aver realizzato questa specialità della mia terra che fa parte della mia infanzia, ha accompagnato gran parte dei miei carnevali quando ero una bimba. Sono così buoni, tutti i sapori sono bilanciati al punto giusto, nessun ingrediente prevale sull'altro e ti posso garantire che non sembrano neanche fritti talmente sono leggeri e delicati... l'unica pecca è che creano dipendenza, è così, uno tira l'altro. Non ti posso neanche dire come si conservano perché 22 ravioli, ebbene sì, sono finiti nel giro di un'ora a casa mia, :D ! Praticamente il giorno abbiamo pranzato con questi dolci cuscinetti ripieni di ricotta. Sono un qualcosa di paradisiaco... questa secondo me è la felicità.

E ora... corriamo in cucina per scoprire come si fanno...♡

NOTE:

Se vuoi, potrai farcirli con tantissima crema pasticcera o crema alle nocciole. Mmmmh che golosi!!!
Se non ti piace il fritto o non puoi mangiarlo, potresti provare a cuocerli al forno anche se rispetto al metodo tradizionale, cambierà sapore e consistenza. Questa ricetta nasce così!
Non ti posso neanche dire come si conservano perché questi 22 ravioli, ebbene sì, sono finiti nel giro di un'ora a casa mia. Troppo Buoni!!! :)
Nel video potrai osservare bene tutti i passaggi e seguire gli altri miei consigli.

✔️ 65 gr di farina "00"
✔️ 65 gr di semola rimacinata
✔️ 1 pizzico di sale
✔️ 15 gr di strutto
✔️ 65 gr d'acqua

Ingredienti per il ripieno:

✔️ 2 cucchiai di zucchero
✔️ 1 uovo medio
✔️ 180 gr di ricotta di pecora
✔️ la scorza di un limone
✔️ 30 gr di mandorle a lamelle

Ingredienti per la decorazione finale:

✔️ Zucchero al velo
✔️ mandorle a lamelle
✔️ miele
✔️ scorza di arancia e limone

♨ COTTURA:

✔️ olio per friggere q.b.
✔️ fiamma medio-bassa

Amalgamiamo la ricotta, rigorosamente di pecora mi raccomando, con lo zucchero.
Una volta averla schiacciata per bene con la forchetta aggiungeremo anche l'uovo, poi la scorza del limone e le mandorle a lamelle.
Amalgamiamo finché non si sarà formata una bella cremina che poi trasferiremo all'interno del frigo, fino al momento in cui ci occorrerà.
Nel frattempo andremo a preparare la sfoglia e quindi nella ciotola versiamo la farina, la semola rimacinata, un pizzico di sale, lo strutto tenuto a temperatura ambiente, quindi morbido e poi successivamente anche l'acqua piano piano.
Iniziamo ad amalgamare dentro la ciotola e successivamente ci trasferiremo sulla spianatoia, se occorre aggiungeremo un altro pò di semola e continueremo ad impastare finché non si sarà formata una palla liscia ed omogenea e anche morbida.
La metteremo da una parte coperta a riposare per circa mezz'ora.

Trascorso questo tempo schiacceremo l'impasto con le mani e lo divideremo in due parti così ci verrà più semplice e per facilitarci il lavoro useremo la sfogliatrice, prima a livello 3 e poi pieghiamo in due la sfoglia e sfogliamo un'altra volta a livello 4, quindi deve essere uno spessore sottile, ma non troppo.
Ripetiamo l'operazione di piegare in due la pasta finché non siamo soddisfatti della consistenza, non si deve rompere e deve essere elastica al punto giusto.
Versiamo un po' di semola sul piano di lavoro, sfogliamo un'ultima volta e adagiamo la sfoglia sopra la semola così non ci sarà il rischio che si attacchi.
Facciamo lo stesso procedimento con l'altra parte di impasto e iniziamo a formare i raviolini.
Solitamente questi culurgiones hanno la forma romboidale o quadrata, però esistono anche tondi: quindi sia con un forma ravioli tondo e sia con una rotella dentellata potremo creare le forme che più ci piacciono, io li faro misti.
Prendo prima le misure creando l'impronta con il forma ravioli e poi adagio le palline di ripieno sopra (circa più o meno un cucchiaino di farcia).
Ora prendo l'altro lembo di sfoglia, sfogliato ovviamente perfettamente identico al primo e lo rivolto sopra.
In questo modo non rischierete che sia rimasta semola sul fondo della sfoglia e quindi non aderisca bene all'altra parte. Questo è davvero molto importante perché poi rischiereste che i ravioli si possano aprire durante la frittura.
Schiacciamo con i polpastrelli tutto attorno alla pallina del ripieno con delicatezza cercando di far fuoriuscire più aria possibile che è rimasta intrappolata tra l'una e l'altra e ora con il forma raviolo creiamo i nostri primi culurgiones.

Buonissimi, mi fanno gola già così da crudi. Ovviamente i ritagli di pasta avanzati si possono rilavorare e risfogliare e poi si procede nello stesso modo. Ne sono usciti esattamente 22 con le dosi che vi ho dato... Ovviamente gli ultimi due sono usciti uno gigante che sembra un agnolotto, e un altro minuscolo che sembra un mini fagottino. :D
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Ora friggiamo in abbondante olio bollente entrambi i lati.
Quando ci accorgiamo che stanno facendo le bollicine sulla superficie e si stanno gonfiando allora possiamo voltarli. Ci vorrà davvero pochissimo tempo perché siano cotti.
Mi raccomando attenzione a non bruciarli, non devono essere troppo dorati, ma giusto un pochino colorati.
Questo tipo di pasta ricorda un po' quella delle "seadas" di cui vi lascerò la ricetta qui: https://youtu.be/veb1fCKXqkI ...se appunto non doveste ricordarvelo, perché volendo si può procedere nello stesso identico modo per quanto riguarda appunto la frittura, ossia versare ripetutamente cucchiaiate di olio bollente sopra i ravioli. In questo modo saranno ancora più gonfi, ancora più pieni di bollicine, di golose bollicine.
Li scoliamo su carta assorbente una volta che saranno pronti e li cospargiamo poi di zucchero a velo, di miele, di scorza di limone e di arancia e poi qualche mandorla e sono così prontissimi.

Ne avvicino uno alla telecamera... per farti vedere la meraviglia!