Frisjiole

Frittelle Lunghe Di Oristano

ZEPPOLE SARDE SENZA UOVA

Ciao a tutti, oggi prepareremo insieme

le buonissime

FRISJIOLE

, una ricetta tipica sarda della zona di Oristano adatta al periodo carnevalesco. Si tratta di un’altra versione delle zeppole sarde stavolta SENZA UOVA e fatte a spirale tipo serpentello, chiamate anche frittelle lunghe di Oristano o FRISJIORI, o qualcuno le potrebbe conoscere anche come frittura araba (anche se penso che cambi qualcosa). La ricetta è davvero semplicissima e gli ingredienti cambiano a seconda della zona o addirittura da come sono state tramandate. ♥

Ti faranno innamorare all'istante, parola di Mami ;)

E ora... corriamo in cucina per scoprire come si fanno...♡

SI SCIOLGONO IN BOCCA

Puoi Vedere La Videoricetta Qui Sotto:

NOTE:

Se dovessi notare che l'impasto risulta troppo denso potrai aggiungere un pò di latte fino a raggiungere la consistenza di una pastella. ❤
Per friggerle ti occorrerà un imbuto con manico e un’apertura di circa 1,5 cm, ma se non lo hai non preoccuparti, basterà anche una bottiglia di plastica da 2 litri e tagliata a metà, oppure anche una sac a poche... l'importante che abbia il beccuccio largo.
Nel video potrai osservare bene tutti i passaggi e seguire gli altri miei consigli.

Se provi questa ricetta aspetto un tuo parere! Mandami le foto qui: https://t.me/camartamc
Trovi tutti i modi per contattarmi giù, alla fine dell'articolo ♡

Ingredienti :

✔️ 500 gr di semola rimacinata

✔️ 400/450 ml di latte

✔️ 15 gr di lievito di birra fresco

✔️ 1 arancia sia la scorza che il succo

✔️ 1 cucchiaio di liquore anice

♨ COTTURA:

✔️ Olio abbondante per friggere

✔️ Zucchero semolato q.b.

Preparazione:

Per prima cosa riscaldiamo leggermente il latte, dovrà essere proprio tiepido... all'interno sciogliamo il lievito di birra così sbriciolandolo con le mani e mescoliamo per bene.

All'interno della nostra terrina versiamo i 500 gr di semola, al centro dei quali andremo a mettere tutta quanta la scorza dell'arancia.
Aggiungiamo anche il cucchiaio di liquore anice e mescoliamo il tutto con le mani.

io utilizzo un recipiente di ceramica però solitamente e in antichità si utilizzava "sa scivedda" che è proprio la terrina di terracotta che fa parte della tradizione tramandata dai propri nonni. Io purtroppo non ce l'ho, mi dispiace anche perché è bellissimo averla a casa

Al centro versiamo il succo dell'arancia e iniziamo ad amalgamare bene al centro.
Io metto sempre i guantini così almeno non c'è il pericolo che l'impasto si attacchi tutto alle mani e così mi viene anche più comodo e una mano la teniamo sempre libera per mantenere la terrina.

ricordati che questo impasto dovrà risultare della consistenza proprio di una pastella, quindi non dovrà essere né troppo liquido, né troppo denso altrimenti poi ovviamente non riuscirebbe a colare dal nostro imbuto o dalla bottiglia tagliata a metà

Quando l'arancio è stato assorbito andremo ad aggiungere piano piano il latte tiepido e continuiamo sempre a impastare così come spiegato prima e mostrato nelle immagini.
Man mano incorporiamo la semola così dai lati.
Ovviamente se ce n'è bisogno potrai aggiungere o semola in più se vedi che risulta troppo liquido, oppure al contrario un po' più di latte se l'impasto dovesse risultare troppo denso, troppo asciutto.

l'impasto va preso proprio così a schiaffi ... e non perché ci sta antipatico, sia chiaro :D

A fine lavorazione, facendo la prova se cola bene dalle mani, ti renderai conto se occorrerà ancora aggiungere un po' di latte... io ne aggiungerò circa 30 ml. Questo dipende sia dal tipo di semola che dalla marca, oppure da quanto è succoso il nostro arancio.
Adesso mi tolgo i guantini e copro subito l'impasto sia con la pellicola trasparente sia con la coperta di lana per creare subito il calore che ci occorrerà alla lievitazione.
Questo è un impasto che dovrà lievitare nel giro di due ore/due ore e mezzo massimo, quindi mi raccomando coccola l'impasto, tienilo bene al caldo e vedrai che non avrai problemi.
Riporremo la nostra terrina all'interno del forno spento con la lucina del forno accesa in modo tale da creare ancora più calore.
Trascorso questo tempo, ho messo l'olio a riscaldare e una volta raggiunto l'alta temperatura ho abbassato la fiamma così siamo pronti pronti per friggere.
Poi mi sono preparata la mezza bottiglia unta con l'olio tiepido prelevato proprio dalla padella, in modo tale che l'impasto scivoli per bene al suo interno quindi che non faccia attrito, poi mi sono preparata il vassoio con lo zucchero per arrotolare le deliziose frittelle e ovviamente anche un altro vassoio con la carta assorbente per assorbire i residui di olio in eccesso.
Riempiamo la nostra bottiglia con l'impasto e ci posizioniamo sopra la padella partendo dal centro, creando man mano appunto la nostra spirale tutto attorno con movimento continuo.
Lasciamo cuocere per bene e poi dopo potremo voltare la nostra frittella.
Una volta pronta la scoliamo sulla carta assorbente e poi la tuffiamo nello zucchero semolato.
Facciamo lo stesso procedimento con tutto quanto il nostro impasto.

attenzione a non creare "serpentelli" troppo grandi poichè poi ti risulterebbe difficoltoso voltarli

Eccole prontissime, ma guarda che spettacolo sono!!!! Sono un sogno!!! E che profumo celestiale... hanno inondato tutta la casa. E poi essendo anche senza uova sono indicate per le persone intolleranti all'uovo o comunque chi vuole una zeppola leggermente più leggera rispetto alle altre versioni.

Spero tanto che questa ricetta ti sia piaciuta! Ti mando un grosso bacione e un abbraccio. Ciaoooo ♥